A sang non restò che accontentar
. D'accordo. Prometti
di stare attento, però, e ricorda
di obbedire all'istante ai miei ordini. Quando
farò segno di tornare,
lo farai senza indugio.» «Sì, sì, come no? A domani, allora!» tagliò corto il ragazzo, felice di avre raggiunto il suo intento, e se ne tornò a casa pensando lungo tutta la via al bel mucchio di soldini che avrebbe guadagnato il giorno dopo. Sang rimase a guardar
a lungo scuotendo la testa. La mattian seguente all'alba
trovò ad aspettar
sulla spipaggia. Sembrava eccitato e impaziente. «
raccomando, ricorda quello che
hai promesso!» disse Sang e cominciò ad inghiottire tutta l'acqua del mare. Al ragazzo non parve vero di potere allontanar
in lungo e in largo, raccogliendo ogni sorta di pesci. Saltellava felice qua e là, canticchiando, e ad ogni passo adocchiava qualcosa: una conghiglia dalla forma inconsueta, un pesce di raro colore, un'alga intrecciata. Sang dal canto suo, seduto a gambe incrociate sulla riva,
guardava paziente. I minuti passarono in fretta e dopo un po' cominciò a sentir
stanco: l'acqua del mare era davvero pesante, bisognava rimandar
indietro.
alzò quindi da terra e alzò una mano per far
segno di tornare indietro. Il ragazzo
vide, ma fece finta di nulla e continuò la sua entusiasmante ricerca, anzi
allontanò ancora di più. Sang cominciò a diventare nervoso: non sarebbe riuscito a trattenere quell'enorme massa d'acqua ancora per molto, perciò agitò le braccia e moltiplicò i gesti per spinger
a rientrare. Quello però fece mostra di non veder
e continuò a divertir
. Sang era dipserato: se avesse aperto la bocca per quello sventurato sarebbe stata la fine, ma come poteva resistere ancora?
sentiva scoppiare! Fece ancora dei gesti dipserati al ragazzo, ma questi per tutta risposta
e
fece le boccacce. Sang non sapeva più che fare e serrò le labbra con fornza finché... finché
parve che il mare stesse per esploder
dentro. Lo sentì forzar
la bocca, spalancar
d'un botto e riversarsi furiosamente nel suo letto. Il ragazzò sparì. Per sempre. |